Chirurgia Ghiandole Salivari
Le ghiandole salivari si distinguono in maggiori e minori; le maggiori, pari e simmetriche, sono la parotide, la sottomandibolare e la sottolinguale
Queste possono essere sede di una varietà di patologie sia infiammatorie che neoplastiche, benigne e maligne.
Nel caso di masse benigne, che si riscontrano soprattutto a livello della ghiandola parotide e della sottomandibolare e si manifestano come tumefazioni non dolorose, l’intervento chirurgico può essere parziale o totale.
L’intervento totale che riguarda la parotide è chiamato parotidectomia e viene eseguito con un’incisione del viso e del collo; ne risulta una cicatrice poco visibile. Per patologie della parte inferiore della ghiandola le incisioni sono ancora più piccole e i risultati estetici molto soddisfacenti.
Per quanto riguarda la ghiandola salivare sottomandibolare, può essere soggetta a patologie infiammatorie. In tal caso l’intervento è spesso radicale, è infatti molto raro riuscire ad eseguire un intervento parziale lasciando il tessuto integro e funzionante poiché la ghiandola sottomandibolare si trova in prossimità di numerose strutture nervose e vascolari importanti e per questo l’intervento richiede particolare attenzione e precisione per evitare danni a tali tessuti.
Le neoplasie maligne sono molto più rare delle benigne e solitamente interessano le ghiandole salivari minori. La ghiandola parotide può essere colpita, invece, da tumori secondari come linfomi e o metastasi linfonodali da carcinomi squamosi e melanomi della cute che si manifestano come lesioni che si espandono velocemente e con cute arrossata e talvolta ulcerata.
In questi casi si interviene chirurgicamente con l’asportazione della ghiandola e, se necessario, dei linfonodi del collo.
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