Denti inclusi
Definizione
Un dente è definito “incluso” quando non è in grado di erompere attraverso la gengiva o quando spunta solo in parte, rimanendo intrappolato in un avvallamento gengivale.
Si parla di dente incluso quando questo non compare nell’arcata dentale entro i tempi fisiologici stabiliti, pur presentando una radice dentale già perfettamente formata.
Di frequente – anche se non esclusivamente – la condizione di denti inclusi si verifica con i terzi molari (denti del giudizio), motivo per cui è spesso necessaria l’estrazione degli stessi. Oltre ai denti del giudizio, anche i canini, gli incisivi (specie quelli centrali superiori) e i primi premolari superiori possono essere oggetto di un’inclusione dentale.
Classificazione
L’inclusione dentale può essere classificata in diversi modi:
Inclusione dentale permanente: il dente rimane incluso per tutta la vita senza mai completare la sua fisiologica eruzione
Inclusione dentale temporanea: il dente, pur rimanendo incluso oltre il termine fisiologico previsto, riesce a completare la crescita e lo sviluppo dalla gengiva (anche in età adulta)
Dente completamente incluso: il dente è interamente imprigionato nell’osso mascellare/mandibolare
Dente parzialmente incluso: l’eruzione del dente avviene solo in parte
Esistono, poi, altri (e complicati) criteri di classificazione dei denti inclusi in base alla posizione con cui il dente si sviluppa (verticale, orizzontale, obliqua ecc.) rispetto all’asse degli altri denti.
Trattamenti
Per il trattamento dei denti inclusi on esiste un approccio terapeutico standard: il medico dovrà valutare ogni singolo caso e agire di conseguenza in base alla gravità del disturbo e alle possibili conseguenze.
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