La medicina estetica è una nuova branca medica, sviluppatasi solo in tempi recenti, finalizzata a migliorare il benessere psicofisico della persona, attraverso interventi non invasivi tesi a risolvere un inestetismo estetico. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha recentemente esteso il concetto di salute, definendola come il completo benessere psicofisico della persona, riconoscendo quindi anche l’importanza della medicina estetica per il raggiungimento della piena accettazione del proprio aspetto fisico.
La medicina estetica è una branca medica, a carattere internistico, che si occupa di migliorare la qualità della vita di chi vive un disagio per un inestetismo. Inoltre propone un programma di prevenzione e terapia dell’invecchiamento generale e cutaneo e si occupa della correzione degli inestetismi dell’intero organismo.
La medicina estetica si occupa anche della costruzione e della ricostruzione dell’equilibrio psicofisico dell’individuo sano, che può vivere con disagio la propria vita a causa di un inestetismo male accettato o che, più semplicemente, richiede regole gestionali di vita, suggerimenti ed interventi mirati al controllo del proprio invecchiamento, generale e cutaneo. Chi si rivolge oggi alla medicina estetica domanda, infatti, oltre alla correzione dell’inestetismo dichiarato, quando presente, una prescrizione utile per migliorare la qualità della vita relativa alla propria età e per mantenere negli anni una condizione fisica e mentale ottimale. Oltre all’importante contributo per il trattamento multidisciplinare delle disgrazie fisiche, delle alterazioni estetiche costituzionali, delle sequele estetiche e psicologiche delle malattie e degli inestetismi traumatici, la medicina estetica finalizza il suo intervento al raggiungimento e al mantenimento della salute intesa – come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – quale “espressione di una condizione di benessere psicologico e fisico e non come assenza di malattia”. La disciplina, confermando i contenuti di medicina preventiva, correttiva, restitutiva e riabilitativa a sfondo sociale, proposti in Italia circa 35 anni or sono, ha affinato, nell’iter culturale ultratrentennale, la sua estrazione umanistica ed internistica, presentandosi oggi come medicina essenzialmente preventiva.