I traumi della faccia rappresentano una delle principali situazioni cliniche affrontate quotidianamente dal chirurgo maxillofacciale.
Con una netta prevalenza nel sesso maschile, i traumi del distretto facciale riconoscono tra le cause più frequenti le aggressioni, gli incidenti stradali, le cadute accidentali e gli incidenti sportivi.
Altre cause meno frequenti sono rappresentate dagli incidenti sul lavoro e dai traumi balistici.
Schematicamente i traumi facciali possono essere suddivisi in base ai tessuti che coinvolgono.
Si possono quindi dividere in:
A) Traumi dei tessuti molli
B) Traumi dello scheletro facciale
Tutte le ossa del cranio possono fratturarsi a causa di un trauma. Le ossa più frequentemente coinvolte da un trauma sono quelle più prominenti, cioè le ossa nasali, lo zigomo, la mandibola.
I problemi che possono causare in generale i traumi al volto sono di due ordini: estetico e funzionale.
Un’adeguata diagnosi, affidata sia alla radiologia convenzionale (ad esempio la radiografia panoramica) sia alla esecuzione di una TAC, una attenta pianificazione ed una chirurgia accurata sono elementi indispensabili per garantire al paziente una restitutio ad integrum, con un completo recupero funzionale ed estetico.
La distanza di tempo intercorsa tra il trauma e l’intervento chirurgico non dovrebbe, salvo in rari casi dove possono essere accettabili tempi più lunghi, essere superiore ai 10 giorni.
Se il tempo trascorso è superiore, iniziano a verificarsi fenomeni di consolidamento delle ossa in posizione scorretta e l’intervento, oltre ad essere molto più complesso dal punto di vista tecnico, può dare luogo a risultati meno soddisfacenti.
Ogni frattura va valutata attentamente per potere decidere il corretto accesso chirurgico, che prevede incisioni nascoste, ad esempio all’interno della bocca, o comunque sempre estetiche, con tecniche mutuate dalla chirurgia plastica.
La stabilizzazione delle fratture può essere affidata all’utilizzo di micro-placche e viti in titanio.
Le moderne tecniche di fissazione rigida con placche e viti in titanio hanno permesso di eliminare quasi completamente la necessità di fastidiosi blocchi e legature interdentarie che caratterizzavano in passato il decorso postoperatorio dei pazienti.
Frattura di mandibola
Frattura della mascella
Fratture di zigomo
Fratture dell’orbita
I traumi sono le patologie più frequenti del distretto maxillo-facciale. Le cause possono risalire a incidenti stradali, traumi sportivi, colluttazioni, fratture patologiche, cadute accidentali ecc. Le fratture possono essere composte o scomposte, chiuse o esposte; quando le rime di frattura sono multiple si parla di fratture pluriframmentarie e fratture comminute. A seconda delle sedi interessate si potrà parlare di fratture monofocali, bifocali o trifocali; nel caso dell’ atm di fratture intra o extra capsulari. Le fratture del volto possono interessare l’osso frontale, l’orbita, l’osso zigomatico, le ossa nasali, l’osso mascellare superiore, la mandibola.